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Visualizzazione dei post da ottobre, 2025

METALLO URLANTE: I PROBOT DI DAVE GROHL

Se esiste un genere che, al metallaro medio degli 80’s, sta prosaicamente sul culo, quello è sicuramente il grunge con tutti gli annessi e connessi. Ben più della dance, ben più della new wave o del synth pop, con i quali si era instaurata una convivenza tutto sommato pacifica e/o alternativa. Il famoso/famigerato Seattle sound si propone infatti come “sostituzione demografica”, oltre che stilistica, rispetto all’hard’n’heavy comunemente conosciuto fino a qualche primavera precedente. Anche solo il rimpiazzo dell’uniforme denim & leather, con divise d’ordinanza da straccioni trasandati, veniva considerato quale esercizio di “lesa maestà”, o semplicemente appropriazione indebita. E lo scrive uno che, del look, se n’è sempre sbattuto bellamente i coglioni: cuoio, capelli lunghi e magliette da funerale incluse. Il giochetto funziona più negli States che in Europa, sinceramente: perché se è vero che i Nirvana conquistano le vette delle charts anche nel vecchio continente, il merito non...