Solo due album in studio, più un discusso live: eppure i Black Sabbath versione Ronnie James Dio hanno permesso al gruppo di superare indenne gli anni '80. Incentrati su un suono più urgente, dischi come "Heaven And Hell" e "Mob Rules" hanno scritto le regole per l'epic metal del periodo. Oltre, ovviamente, a raggiungere risultati commerciali non indifferenti. Fulminato dalla NWOBHM, Dio "costringe" Toni Iommi a suonare ad una velocità per lui inedita, come quella sciorinata con disinvoltura in "Neon Knights", "Die Young" o "Turn Up The Night", introducendolo ad una seconda giovinezza. È dai tempi di "Tyr" e dai deludenti riscontri di "Lock Up The Wolves" che si vocifera su una reunion dei Black Sabbath Mark 2, visto che Ozzy non ha ancora bisogno di rimpatriate: la sua carriera solista viaggia infatti a gonfie vele. Nonostante la qualità dei dischi con Tony Martin e l'eccellenza della formazion...