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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

HOLLER: AVANTI IL PROSSIMO!

Giusto un annetto fa, il blog che state leggendo ha inaugurato la sua griglia di interviste proprio con Terence Holler, ex voce degli Eldtrich (lo dico io, visto che lui non può) ed attualmente leader della band che arreca come banner il suo cognome artistico. Era appena uscito "Reborn", un album che spezzava il legame tra l'artista toscano ed il metal progressive a cui aveva contribuito a dare lustro per circa trent'anni, da "Seeds Of Rage" fino ad "Eos". La scelta a favore del melodic rock/AOR non fu una sorpresa, vista la frequentazione del genere nel passato con i Vicious Mary: curioso invece constatare la brillantezza del songwriting, come se passare da una situazione stilistica all'altra fosse la cosa più naturale di questo mondo. Il nuovo "Next In Line" ripercorre sostanzialmente le tappe dell'esordio aggiungendo, come da previsione di un'opera seconda, sfumature inedite. Terence ha nuovamente accettato l'invito di ...

JOEY TEMPEST & THOMAS VIKSTROM: GLI INSOLITI ACUSTICI

Dal 1993 al 1995, un destino comune unisce due delle più importanti voci uscite dalla Svezia hard'n'heavy. Joey Tempest non ha certo bisogno di presentazioni, essendo l'ugola di uno dei gruppi più rappresentativi degli 80's (Europe). Discorso senza dubbio differente, almeno a livello di popolarità, per Thomas Vikström, dal quale iniziamo ad imbastire  questa curiosa disamina artistica "parallela".  Il primo gruppo professionale del biondo vocalist, nato in una famiglia di artisti (il padre fu cantante d'opera), si chiama Talk Of The Town: "Eravamo come i Backstreet Boys del melodic metal, ed io scrissi la hit 'Free Like An Eagle' a soli 19 anni. Fu come vincere la lotteria, perché da lì in poi capii che la musica sarebbe stata la mia vita". Dopo i pruriti adolescenziali con i TOTT, Vikström viene notato dai connazionali Candlemass, band simbolo del doom mondiale, in rotta col carismatico frontman Messiah Marcolin. È la classica offerta ch...

HOLLER "NEXT IN LINE" (2025)

Ci siamo occupati giusto un anno fa del debutto degli Holler, intitolato significativamente "Reborn". Una tempistica da non prendere sottogamba, perché difficilmente si possono ancora trovare in giro delle band con una frequenza di pubblicazione così serrata. Non so se sia per l'entusiasmo generato dalla nuova situazione di Terence, dopo lo split con gli Eldritch, oppure da sovrabbondanza di materiale accumulato. Magari sarà lo stesso vocalist italo-americano a chiarire le dinamiche di scrittura con una seconda, gradita chiacchierata su queste frequenze. "Next In Line" ha il compito di non far rimpiangere un disco davvero super-riuscito come il succitato "Reborn"; e, se possibile, alzare ulteriormente l'asticella della qualità. Ci riesce? Diciamo che un dato inoppugnabile è il consolidamento dello stile: quel rock/hard rock melodico 80's al quale Terence risulta legato a doppia mandata, anche per via dei suo trascorsi di vita newyorkesi. Second...

DANNY VERAS "CAN'T STOP THE ROCK" (2025)

Danny Veras è un talentuoso cantante/chitarrista nato in Brasile e trasferitosi a Barcellona, che negli anni ha stretto un patto di stretta collaborazione niente meno che con l'iconico Paul Sabu. Peccato ci sia ancora gente che, quando si parla del genere in questione, ricorra a stereotipi che risultavano insopportabili già negli anni 80, figuriamoci oggi. Robe tipo "canzoni da ascoltare col finestrino abbassato", oppure "dischi da gustare in dolce compagnia". Mi chiedo francamente come sia possibile inneggiare ad evoluzioni musicali, quando anche il linguaggio utilizzato risulta vecchio di 50 anni: assurdo! D'altronde è arduo scrivere di qualcosa che non si conosce, se non per vulgata popolare. "Can't Stop The Rock" è il terzo lavoro solista di Veras, dodici pezzi che guardano agli Eighties senza il benché minimo indugio stilistico. Ricordo ancora di aver scoperto Danny con il videoclip di "Hellrider", e non nascondo che rimasi di st...