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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

AMARCORD: INTERVISTA ANGEL

In occasione del cinquantesimo anniversario dell'omonimo esordio (leggendario) degli Angel con relative ristampe celebrative, mi sembrava doveroso rispolverare questa intervista col tastierista Charlie Calv. Era appena uscito l'ultimo "Once Upon A Time" (2023) che, assieme a "Risen", rappresenta il secondo tassello di una seconda giovinezza del gruppo. E proprio il sostituto di Gregg Giuffria ne sembra il principale artefice. Buona lettura, o rilettura! Il ritorno degli Angel non è stata affatto una rimpatriata tra vecchi compagni, giusto il tempo per registrare un nuovo disco, fare qualche data live, e poi buonanotte ai suonatori. Con “Risen”, Frank DiMino e soci già dimostrarono di fare terribilmente sul serio, ora con “Once Upon A Time” dimostrano una coesione ancora maggiore, in gran parte dovuta ad un suono di tastiera più in risalto rispetto al già esaltante predecessore. Il ruolo che fu del leggendario Gregg Giuffria è ora nelle mani di Charlie Calv, ...

ROBIN MCAULEY "SOULBOUND" (2025)

Nonostante un'età ormai veneranda, Robin McAuley sembra vivere da qualche anno una sorta di seconda giovinezza. Sarà stato il suo coinvolgimento (live) nei Survivor a rivitalizzarlo, ma tra il 2021 ed il 2025 l'abbiamo ritrovato per ben tre volte in ambito solista, ed un paio nella situazione "all star" band chiamata Black Swan. E pensare che, dopo la lunga e proficua militanza nei McAuley Schenker Group (acronimo sempre di MSG, ma in versione pop/hair metal), il vocalist irlandese sembrava addirittura sul punto di mollare tutto per godersi una precoce pensione. Ultimamente ci ha pensato Frontiers Records a farlo desistere dall'idea, infondendogli entusiasmo e fiducia. Lasciando da parte i succitati Black Swan (ma "Shake The World" e "Generation Mind" sono davvero due ottimi dischi!), "Soulbound" rappresenta la terza prova solista di Robin per la prestigiosa label tricolore. Rispetto ad "Alive" (2023), che sembrava una leggi...

PERFECT PLAN "HEART OF A LION" (2025)

E sono quattro. Difficile scartare anche un solo disco, perché i Perfect Plan hanno sviluppato una media di songwriting veramente altissima, e soprattutto ligia ai punti di riferimento che invocano in sede di dichiarazioni ufficiali. "È chiaro che le nostre influenze principali sono Survivor, Europe e Foreigner, ma abbiamo anche un tocco che ci rende riconoscibili". Impossibile dare loro torto. Il vocalist Kent Hilli è talmente bravo da essere entrato nelle grazie dei Giant, di cui è diventato il frontman, ma anche il resto del gruppo non scherza. Il fulcro del discorso resta sempre quello: gli anni '80 e quel sound che, ancora oggi, è linfa vitale per una fetta di pubblico che non ne vuole sapere di piegarsi al mainstream odierno. Diciamo che se il nocciolo della questione diventa questo, ai Perfect Plan non c'è proprio nulla da contestare. Esattamente come i The Night Flight Orchestra di "Give Us The Moon", che evocano il "vecchio" con spirito ri...

MOTHER LOVE BONE: L'ANELLO MANCANTE

Un movimento musicale non nasce mai dal nulla. Detto in soldoni, non è che si sia passati dalla scena patinata e platinata di Ratt, Dokken, Cinderella e compagnia ai Pearl Jam in un amen. C'è stato un fenomeno preparatorio e propiziatorio, che prima ha adattato il suono delle chitarre, imbastardito le voci, e frequenziato la produzione in un determinato senso piuttosto che in un altro. Perché, nella sostanza, sempre di hard rock stiamo parlando, anche se formalmente presentato in modo differente. Bastano poche stagioni, dal 1989 al 1992 circa, ma la scena è talmente vitale che sembrano passati decenni. Quello che successe, per capirsi, tra l'era rampante della  NWOBHM a "Pyromania", con i Def Leppard a fare da testa di ponte per la transizione da un suono incorruttibile a qualcosa di ben più malleabile. Lo stesso succede sul finire degli 80's, con i primi rigurgiti ribelli verso un certo modo giudicato troppo "gentile" di proporsi al grande pubblico, che...

BRIEF ENCOUNTERS 2025 PARTE 2: I NUOVI ALBUM DI AVANTASIA, THE HELLACOPTERS, THE HALO EFFECT

AVANTASIA "HERE BE DRAGONS" (2025) Lo dico subito per spazzare il campo da dubbi ed equivoci, cosicché chi la pensa diversamente possa decidere se proseguire oppure no la lettura. Più che gli Avantasia, a me mancano gli Edguy: una band soppressa da questa creatura che ha invece inevitabilmente preso il sopravvento, sulle ali di partecipazioni nobili e sontuose produzioni. Il deus ex macchina Tobias Sammett aveva annunciato un album che avrebbe recuperato la vena power più nuda e cruda degli esordi, al netto di orchestrazioni invadenti e spesso più "estetiche" che necessarie. Il proposito è stato mantenuto solo in parte, nel senso che è diventato ormai impossibile per l'artista tedesco liberarsi da certe sovrastrutture, diventate esse stesse parti integranti del concept che sta dietro a produzioni così ingombranti. Non fatevi ingannare dal primo singolo iniziale "Creepshow" col suo piglio hard rock/AOR alla Edguy, perché poi l'album imbocca tutta un...

GRETA VAN FLEET: PERCHÉ È PROIBITO TOCCARE I LED ZEPPELIN?

Photo by Alysse Gafkjen Il fatto che i Led Zeppelin siano probabilmente "LA" rock band per eccellenza è un'opinione molto diffusa. Ad alimentarne la leggenda, oltre ad una sequela di dischi immortali, anche il rifiuto, soprattutto da parte di Robert Plant, ad ogni avance di remunerativa reunion. Nonostante, è bene sottolinearlo, offerte pecuniarie che avrebbero fatto vacillare anche i santi. Giusto una manciata di rimpatriate live, col figlio d'arte Jason Bonham al posto di babbo John, ma niente nuova musica. Quando iniziai ad interessarmi di hard'n'heavy, nei primissimi anni '80, il "Dirigibile" aveva da poco terminato l'ultimo volo di "In Through The Outdoor", mentre la tragica scomparsa di Bonzo mise fine ai giochi. Ricordo tuttavia benissimo l'intoccabile aurea che ha sempre circondato i Led Zeppelin, tanto che epigoni del loro suono, seppur contestualizzato nella decade di riferimento, venivano presi di mira come pagliacci....